
Cosa sono gli hashtag e come si usano
Sempre più spesso incrociano le nostra strade: li troviamo nei social network, in televisione e persino sui prodotti che acquistiamo. Ma cosa sono gli hashtag e come si utilizzano?
Oggi voglio raccontarti la loro storia per aiutarti a capire qual è il loro scopo e come possono sostenere la tua comunicazione online.
La storia degli hashtag
L’hashtag è un’etichetta (=tag) che serve per aggregare i contenuti e renderli facilmente rintracciabili. Ricordi Evernote? Ecco. È rappresentato dal simbolo # (=hash) seguito dalla parola chiave. Per esempio: #socialmedia, #fornaio, #agriturismobio o #startup.
Nasce su Twitter nella seconda metà del 2007 e la prima parola chiave a essere contrassegnata dall’hashtag è #sandiegofire per raccogliere tutti i tweet inerenti agli incendi di San Diego. Da allora ne sono passati di “cancelletti” sotto i ponti e gli hashtag più popolari del 2017 sono stati #Rigopiano, #terrorismo, #vaccini e #Trump.
Il funzionamento è semplice: la parola preceduta dal simbolo # diventa un link che porta all’elenco di messaggi contenenti la stessa parola chiave. Quindi, ad esempio, ti basterà cliccare su #socialmedia per trovare notizie e aggiornamenti su questo tema.
Ma andiamo avanti con la storia. Se il primo hashtag nasce nel 2007, sarà solo nel 2009 che Twitter ufficializzerà questo nuovo strumento di ricerca e indicizzazione. Nel 2010 inserirà in homepage l’elenco delle parole chiave più utilizzate e nel 2012 raffinerà il sistema suddividendole per nazioni e città. Così, se il termine più utilizzato nel mondo oggi è #BraMex, in Italia è #BrasileMessico e nella mia città è #CroaziaDanimarca. (Abbiamo capito che ci sono i Mondiali 😅)
Gli hashtag sono un ottimo aiuto per rimanere aggiornati e per partecipare al dialogo online.
Come si usano gli hashtag su Facebook
È nel 2013 che anche Facebook decide di introdurre i cancelletti. La funzione è la stessa, ormai Twitter ha fatto storia, ma purtroppo non si ottengono gli stessi risultati. Se infatti sul social dell’uccellino i tweet sono prevalentemente pubblici, sulla piattaforma di Zuckerberg le impostazioni sulla privacy sono più rigide e di conseguenza anche i contenuti spesso sono riservati. Cliccare su un hashtag equivale a trovare pochi risultati e spesso fuorvianti.
Per questo motivo, e perché i post che li contengono hanno un calo di visibilità, gli hashtag vengono utilizzati sempre meno.
Come si usano gli hashtag su Instagram
Un collega di Twitter che ha fatto degli hashtag un punto di forza, pur essendo di proprietà della concorrenza, è Instagram. Qui le parole chiave servono per far rivivere la fotografia il più a lungo possibile e per accrescere la propria comunità.
Possono essere aggiunti sia nella didascalia che nei commenti. Il mio suggerimento è quello di scegliere termini con non troppi post al seguito, massimo 300.000: il rischio è quello di ottenere pochissima visibilità scomparendo tra il numeroso materiale già pubblicato dagli altri.
Ricordati solo che i post taggati da persone con un profilo privato non saranno visibili pubblicamente.
Come si usano gli hashtag su Pinterest
Un social network che li aveva decisamente eliminati, ma che poi è tornato sui suoi passi, è Pinterest. Un tempo anche il social delle immagini dava la possibilità di aggiungere gli hashtag, finché non ha deciso di eliminarli favorendo la ricerca tramite semplici parole.
Questo fino al 29 settembre 2017, quando un comunicato ufficiale ha reintrodotto le parole chiave come possibilità di ricerca. Questi termini, per funzionare, devono essere inseriti nelle descrizioni delle immagini. Ovviamente, il suggerimento di Pinterest è quello di utilizzare parole sensate e rilevanti.
Come si usano gli hashtag su LinkedIn
LinkedIn non è da meno e recentemente ha inserito la possibilità di aggiungere parole chiave ai propri contenuti.
In prima pagina, infatti, avrai notato la possibilità di scegliere e seguire i termini che più ti interessano. La novità è che ora questi tag possono essere aggiunti anche agli articoli pubblicati su Pulse, associando i tuoi testi e il tuo profilo a quel determinato argomento. L’importante, ovviamente, è che il tuo profilo sia pubblico e visibile a tutti i collegamenti.
Tre errori da evitare
Da un grande potere derivano grandi responsabilità, quindi assicurati di usare gli hashtag nel modo più adeguato:
- #Aggiungere#le#parole#chiave#in#questo#modo non serve a nulla. Chi cercherebbe dei contenuti sotto il tag #le?
- Utilizza la giusta dose di hashtag per non perdere visibilità: Twitter ne richiede massimo 2, Instagram ne vuole minimo 11 e massimo 30, Pinterest non ne accetta più di 20 e LinkedIn non ha limiti.
- Non confondere gli utenti e seleziona sempre hashtag coerenti con il messaggio che vuoi veicolare: se stai promuovendo la tua nuova linea di scarpe, non aggiungere l’hashtag #BrasileMessico solo per visibilità.
Strumenti utili per analizzare gli hashtag
Per comunicare meglio ti suggerisco alcuni strumenti che io stessa utilizzo per selezionare e monitorare gli hashtag.
Keyhole → permette un’analisi degli hashtag su Twitter e Instagram. Con Keyhole puoi trovare i post e gli utenti che usano quelle parole chiave e il coinvolgimento che ottengono. Ti mostra anche gli hashtag correlati e dove nel mondo vengono utilizzati.
#tagboard → strumento utilissimo per monitorare l’uso degli hashtag. Potrai scoprire in diretta chi utilizza quel determinato termine su Twitter, Facebook, Instagram, Google+ e Flickr.
Hashtagify → uno dei miei canali preferiti perché mi permette di individuare l’efficacia dell’hashtag che ho scelto. Anche questo funziona su Instagram e Twitter e, tra le varie risorse, indica anche quali utenti usano maggiormente la parola chiave che stai cercando.
RiteTag → se non sai quale hashtag utilizzare, questo è lo strumento adatto a te. Devi solo caricare la tua immagine o il tuo testo per determinare le parole chiave più adatte e che potrebbero ottenere maggiore visibilità.
Hashtag tracker → servizio di BrandMentions che permette di monitorare gli hashtag con notifiche in real-time. Utile sia per i brand che per le campagne promozionali, consente di rimanere aggiornato per poter agire in breve tempo.
Ora tocca a te
Adesso che hai capito cosa sono gli hashtag, hai tutti i mezzi che ti servono per utilizzarli con consapevolezza. Fanne buon uso per ottenere maggiore visibilità e per trovare chi, online, parla degli argomenti che ti interessano. È così che nascono nuove relazioni e si intercettano nuovi clienti!
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Image source: Foto di Walls.io e rawpixel on Unsplash
Hi Martina. I’m Jonah from Hashtagify.me. I’ve just read your article and want to thank you very much for mentioning our tool. 🙂
Hi Jonah! It’s a pleasure to read your comment. I use Hashtagify.me daily and I always recommend it to my clients too. It’s a great tool and I always talk about it willingly. Thank you for your work!
Ciao Martina. Mi chiamo Roberto e mi sto avvicinando al mondo del SMM perché penso sia un settore in espansione e molto creativo. Lavoro in una banca da 25 anni anche se in origine sono laureato in informatica. Ho notato che il 99% delle aziende clienti non hanno capito la potenzialità della rete. Mi daresti un consiglio per approfondire l’argomento? Un libro o un corso on line…ti ringrazio e buon lavoro
Ciao Roberto, ti consiglio di partire con le risorse offerte da Ninja Academy e da Veronica Gentili. Puoi trovare corsi e libri anche di livello base per iniziare a muoverti correttamente in questo mondo. E poi prova, prova, prova! Non avere paura di sbagliare perché l’esperienza, in questo settore, è importantissima. In bocca al lupo! 🙂